Valeria Nicoletti
In fondo non abbiamo più bisogno di grandi investimenti o di progetti milionari”, dice Juri Battaglini architetto e tra i soci fondatori di LUA, Laboratorio Urbano Aperto, “ma di azioni capillari, che sappiano conciliare l’intervento urbanistico con l’integrazione sociale, che, se coordinate e integrate, siano in grado di sopravvivere alla fine dei finanziamenti, rendersi autonome e creare impresa sul territorio”. La grossa incognita, la sfida per il futuro per il quartiere Leuca, sembra essere proprio questa: puntare su progetti maneggevoli, auto-sostenibili, in grado di proseguire il cammino da soli, perché il territorio possa evolversi, a immagine e somiglianza di chi lo vive, perché non ci sia più “un cortile vuoto e sconsolato, ai margini della città di pietra”.