Giardino Scaldasole, esperimenti di cura dei beni pubblici nel cuore di Milano
Era un fazzoletto di terra con il rischio di essere edificato, ora è un gioiello di giardino nel centro di Milano, teatro di incontri culturali, animazione per bambini, attività di quartiere.
Via Scaldasole, Porta Ticinese zona di movida e di turismo culturale a due passi dal Museo Diocesano e dal Parco delle due Basiliche che accoglie due capolavori architettonici, la chiesa di Sant’Eustorgio e la chiesa di San Lorenzo. Di proprietà della banca Paribas, nel 2014 si comincia a parlare di costruirvi un edificio. I cittadini della zona si mobilitano e premono sul Comune che alla fine interviene. Apre una trattativa con la banca per realizzare una convenzione che permetta di mantenere lo spazio verde. Viene fondata l’associazione CiViCi, Cittadini Vicini ai Cittadini (@civicimilano) per avere un soggetto istituzionale indispensabile per i rapporti con il Comune, l’Associazione è finalizzata a promuovere il coinvolgimento dei cittadini e la loro partecipazione per promuovere una cultura della cittadinanza responsabile e impegnarsi attivamente a far vivere Milano facendola ridiventare la città della sperimentazione e rilanciandola come comunità aperta, come recita lo Statuto dell’Associazione.
La Convenzione è stata firmata e Paribas andrà a costruire altrove. Il 21 marzo 2015 è stato inaugurato il Giardino Condiviso Scaldasole, diventato un centro di attività per bambini, scuole, anziani: letture, mostre, caccia al tesoro, semina con i bambini. Organizzate autonomamente o in collaborazione con altre realtà di quartiere – la scuola materna di Via Arena, l’Istituto Leopardi – molte iniziative sono state fatte in collegamento con eventi cittadini come IoLeggoPerché o Bookcity.
Da queste relazioni sono nati altri progetti, all’interno del Bilancio Partecipativo, come “Scaldasocial” per il restauro di una palazzina liberty in via Scaldasole che dovrebbe diventare la sede invernale delle attività ospitate nel giardino durante la bella stagione.
Insieme al CAM, Centro di Aggregazione Multifunzionale Scaldasole, gestito da Comune, il Giardino Condiviso, con le due piccole librerie di quartiere vuole dar vita a un grande polo aggregativo sociale nella via Scaldasole, esempio di buona pratica, di collaborazione tra pubblico e privato, tra cittadini e amministrazione.