La premessa: narrare è un gesto potente
Narrare storie è un gesto potente: informa, interpreta il mondo, i gusti e le attese del pubblico. Si sceglie un punto di vista e lo si esprime, si scelgono dettagli e obiettivi e si cerca il modo più efficace perché chi ascolta o legge comprenda e ritenga credibile quello che gli raccontiamo. Con Architelling vogliamo suscitare e orientare il bisogno di narrare storie di riqualificazione e trasformazione urbana, storie di spazi che tornano a vivere.
E vogliamo aiutare chi deve farlo a scegliere la strategia e gli elementi del racconto, la voce, i mezzi migliori per chi le storie le ascolterà.
Con Architelling vogliamo anche preparare il territorio ad accogliere il nuovo: progetti sociali, culturali o commerciali che siano, cerchiamo noi le parole giuste per dirlo.
A chi offriamo i nostri servizi
Vogliamo raccontare storie di rinascita con chi compie azioni di riqualificazione e recupero di edifici e spazi urbani: in questo caso rivolgiamo a enti pubblici e a privati o a operazioni di dialogo innovativo tra pubblico e privato, associazioni, istituti bancari e Fondazioni che scelgono il recupero di spazi urbani come oggetto dei loro investimenti.
Vorremmo raccontare anche operazioni di ristrutturazione, nuove edificazioni e allestimenti temporanei offrendo quindi i nostri servizi a costruttori e imprese edili, collettivi e studi associati di architettura, associazione amministratori (pubblici e privati).
L’idea di Comunicazione e concetti connessi
Con Architelling offriamo a privati e a enti pubblici consulenza per costruire strategie di comunicazione per raccontare la storia degli spazi a cui ridanno vita e le idee imprenditoriali, di impatto sociale, culturale o commerciale alla base del loro investimento.
Crediamo che l’azione costruttiva sia parte del rudere quindi la narrazione partirà dal “prima che tutto accada”, quando ci sono solo rendering in 3D e mappe tecniche sui muri a raccontare agli addetti ai lavori come sarà organizzato lo spazio e qual è l’idea che sostiene le scelte.
Crediamo, come scrivono i teorici dell’innovazione sociale, nel processo per cui le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) soddisfano bisogni sociali in modo più efficace delle alternative esistenti e allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni: le innovazioni buone per la società accrescono le possibilità di azione per la stessa società. Il Libro bianco dell’Innovazione Sociale, Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan
Vogliamo quindi riuscire a raccontare l’innesco di innovazione sociale che muove progetti di trasformazione e riqualificazione e come i quartieri e le comunità residenti beneficiano della creazione di idee, della possibilità di vivere nuovi luoghi di incontro e spazi in cui fruire di servizi e condividere esperienze e conoscenze.